giovedì 1 ottobre 2015

Rischio vibrazioni


La valutazione del rischio dell'influenza delle vibrazioni richiede un approccio complesso in quanto il loro effetto sull'uomo è multiplo perchè possono essere contemporaneamente interessati molti organi del corpo.

Quando parliamo della valutazione del rischio da vibrazioni ci si riferisce a due tipologie: vibrazioni trasmesse al copro intero e vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio.

Vibrazioni trasmesse al corpo intero

Sono intese come le vibrazioni meccaniche che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi da rachide.

Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio

Sono intese come le vibrazioni meccaniche che comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare per disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici e muscolari.

Per valutare il rischio delle vibrazioni sul corpo dell'operatore occorre principalmente prendere in considerazione alcuni parametri:

  1. Intensità: si determina quasi sempre in termini di accelerazione e fornisce un idea di quant oè ampio lo scuotimento.
  2. Frequenza: Indica quante oscillazioni avvengono in 1 secondo.
  3. Asse di percezione: Possono essere verticali oppure orizzontali.
  4. Tempo di esposizione: Tanto più lungo è il tempo di esposizione del lavoratore tanto più gravi e duraturi saranno gli effetti negativi sul suo corpo.

Per quanto riguarda la frequenza, può essere a sua volta divisa in tree categorie:

  1. Bassissima frequenza: si tratta di un movimento oscillatorio ellittico del corpo che porta a disturbi quali vertigini, sonnolenza, sudorazione fredda e nausea.
  2. Bassa frequenza: Provocano danno osteo-articolari e contribuiscono all'insorgenza di problemi all'apparato digerente e circolatorio.
  3. Frequenza medio-alta: Sono prodotte dall'uso di attrezzature spesso ad uso manuale. I danni possono essere sia di tipo acuto che di tipo cronico.